Ciao Davide e Ciao a tutti gli amici di Audiocostruzioni.
Chiedo ospitalità a AUDIOCOSTRUZIONI.COM per raccontare di un' idea che mi è venuta lo scorso anno.
Dopo aver ristrutturato completamente il mio appartamento di 50 anni nella mia bellissima città, Padova, mi rimaneva sul sottotetto una soffitta ancora grezza, grigia e polverosa. Si va beh, puoi metterci le cose che non servono più, ma le cose se non servono più stanno bene anche in discarica no? Date un'occhiata alla Foto 1 per capire di cosa si trattava.
Da appassionati di musica e Alta fedeltà quali siamo in famiglia ho deciso di dedicare le successive serate ed i fine settimana per fare un po' di esperienza con dei mestieri totalmente diversi dal mio: mi sono improvvisato muratore, elettricista, dipintore e pavimentista (in questo mi ha aiutato IKEA).
Ho dapprima liberato lo spazio, poi applicato tra le travi del tetto dei pannelli termoisolanti (quelli per i cappotti degli edifici per intenderci), applicato il rasante, portato le canaline elettriche laddove servivano, montato il pavimento in legno flottante e tinteggiato il tutto accuratamente. Il risultato è stato quello che si vede nelle foto 2 e 3. Certo non ha nulla di lussuoso, ma rispetto a prima è un amore (soprattutto pensando alle serate, Sabati e Domeniche spesi lì dentro).
E ora veniva il bello: portarci dentro il mio impianto stereo e farlo suonare.
Detto, fatto, risultato? Una schifezza più unica che rara. Il mio impianto stereo che, pur non essendo un Hi End, si è sempre comportato con estrema dignità nel salotto di casa, si era trasformato nella radiosveglia che ho sopra il comodino in camera da letto. Panico e disperazione totale!
Chiedo a qualcuno del settore e mi sento rispondere " purtroppo quella stanza con quella forma a doppio spiovente non potrà mai suonare. Sposta le casse più avanti, abbassa il volume e accontentati". Disperazione totale!
Inizio a girare in internet per cercare di capirci qualcosa, dico, sono un ingegnere ho le basi tecniche per capire almeno di cosa stanno parlando, ma l'argomento si rivela troppo complesso e richiederebbe andare per tentativi spendendo soldi e lavorando da pazzi senza avere una previsione di risultato.
Finalmente arrivo nel sito di AUDIOCOSTRUZIONI.COM.
Inizio a leggere cose interessanti e trovo anche che altri hanno avuto problemi di acustica nelle proprie stanze, problemi poi risolti grazie all'intervento di un certo Ing. Silvio Torelli.
Lo contatto immediatamente e organizziamo una visita per la settimana successiva.
Arriva, guarda, misura, valuta poi mi dice: - Sì, si può fare. Grandioso, mi si sono riaccese le speranze.
In un paio di settimane il progetto di correzione acustica è pronto. Si tratta di applicare del materassino di poliuretano di un certo tipo, con un certo spessore in certe posizioni con una certa colla e il gioco è fatto. Vero o falso? Boh speriamo. Tempo di acquistare il materiale da un rivenditore locale e fissare il tutto alle pareti. Un paio di settimane di tempo e mi trovo di nuovo a testare la stanza, questa volta acusticamente corretta, ma con la paura nel cuore di aver buttato altri soldini al vento.
Riportato sopra lo stereo e dopo alcuni tentativi di " Fine Tuning" il risultato è ..... Ottimo, la stanza ora risponde a meraviglia tanto che in famiglia l'abbiamo battezzata " Il Nostro Auditorium Personale". Ora finalmente abbiamo una stanza, separata dal resto dell'appartamento e del condominio, in cui potersi rilassare ascoltando musica in alta fedeltà o guardarsi un film quasi come al cinema. Vedi foto.
Di questo voglio ringraziare prima di tutto l'Ing Torelli, che si è dimostrato oltre che una persona estremamente seria e competente, anche un dispensatore di ottimi consigli "acustici" fuori progetto, come ad esempio su come utilizzare la stanza per registrazioni "dal vivo" (mio figlio suona il Flauto Traverso e la Chitarra) o come intervenire sulle casse per eliminare qualche imperfezione.
In secondo luogo desidero ringraziare questo sito AUDIOCOSTRUZIONI.COM, senza del quale sarei probabilmente ancora disperato con il mio "catenaccio acustico".
|